Allergie ai tessuti: come evitarle?
Chi non si è mai trovato a provare un bruciore impressionante e un fastidioso rossore a causa di capi sbagliati e che non erano un toccasana per il corpo? Sai che a volte il tessuto scelto potrebbe davvero fare la differenza? Ci sono delle fibre infatti, che potrebbero causare allergie ai tessuti. Fra queste troviamo nylon, spandex, gomma e fibre di vetro. Come hai potuto notare, si tratta di fibre per lo più sintetiche e artificiali che, a differenza di quelle naturali, non sono adatte a rimanere a contatto con la cute per lunghi periodi.
É già capitato anche a te? Sai che esiste un modo per evitare le allergie ai tessuti?
Continua a leggere questo articolo per scoprire tanti utili trucchetti.
Cos’è l’allergia e perché si manifesta?
L’allergia è una reazione anomala del sistema immunitario al contatto con determinate sostanze, dette allergeni. Il corpo riconosce queste sostanze come dannose per il nostro organismo e produce una risposta eccessiva attraverso gli anticorpi, avviando così la tipica risposta infiammatoria. Quest’ultima può essere di diverso tipo e può sfociare anche nella dermatite da contatto di cui ti abbiamo parlato poco fa.
Allergia ai tessuti: come e perché avviene?
Come abbiamo appena detto, l’allergia è una risposta infiammatoria. Nel caso dei tessuti parliamo di reazioni cutanee, dovute al contatto diretto della pelle con l’allergene in questione. Per secoli l’uomo, infatti, ha prodotto i propri indumenti utilizzando fibre e tessuti di origine vegetale o animale. Solo dalla fine del 1900 l’industria ha cominciato a produrre vestiti realizzati con tessuti sintetici e artificiali, attraverso processi che fanno largo uso di sostanze chimiche nocive e allergizzanti. Anche quest’ultime sono davvero molto pericolose e dannose per la pelle.
La lista completa degli allergeni
Ecco una lista dei tessuti che sono ritenuti responsabili di buona parte delle allergie da contatto:
- il nylon, comunemente utilizzato per produrre collant, biancheria intima, costumi da bagno e vestiti;
- lo spandex (detto anche elastam), si trova soprattutto nei collant velati, leggings, tute sportive elasticizzate, body, pannolini, coppe del reggiseno, pantaloni e maglie elasticizzate, costumi da bagno e nella biancheria intima;
- la gomma, il neoprene e il lattice, molto diffusi nell’abbigliamento e anche nei tessuti per l’arredamento;
- le fibre di vetro, si trovano maggiormente nei tessuti per l’arredamento. Tuttavia gli abiti che indossiamo possono essere stati contaminati attraverso il lavaggio in lavatrice, se precedentemente abbiamo lavato tessuti, come tende, copridivani ecc.. che contenevano fibra di vetro.
Oltre ai tessuti, è importante sapere che anche le sostanze con cui vengono trattati possono essere allergizzanti. Fra queste troviamo:
- coloranti, che possono contenere sostanze allergizzanti come metalli e nichel. In particolar modo i coloranti detti dispersi sono causa di allergie. Essi si legano poco con le fibre sintetiche e tendono quindi a separarsi dai tessuti e sono inoltre liposolubili: a contatto con il nostro corpo tendono quindi a sciogliersi e ad essere quindi assorbiti tramite la pelle. I coloranti blu e nero sono ritenuti tra i più allergizzanti;
- resine, utilizzate per dare al tessuto caratteristiche quali resistenza, rigidità o sofficità;
- mordenti, tra i quali il bicromato di potassio, utilizzati per fissare i coloranti alla fibra;
- sbiancanti, candeggianti quali cloro, ipoclorito, boroidruro di sodio e solfiti, ma soprattutto candeggianti ottici;
- biocidi, funghicidi e alghicidi utilizzati per evitare la deteriorazione, conservare ed evitare la crescita microbica nei tessuti.
Come evitare le allergie ai tessuti da contatto?
Come avrai ben potuto capire, tantissime sono le sostanze e le fibre che potrebbero causare un’allergia ai tessuti da contatto. Un’altra cosa importantissima, una volta scelte le fibre giuste da indossare, è la fase di lavaggio dei capi. Anche i prodotti con cui decidi di prenderti cura dei tuoi abiti sono essenziali per evitare le allergie ai tessuti. Essi, infatti, non vengono completamente eliminati durante il lavaggio, si depositano sulle fibre e vengono poi rilasciati dai tessuti durante l’utilizzo, per essere assorbiti, infine, dalla pelle. Le principali sostanze che scatenano dermatiti allergiche sono contenute nei profumi e nei conservanti di detersivi e ammorbidenti, ma anche in disinfettanti, enzimi e sbiancanti ottici. Nei detersivi, inoltre, possono essere presenti tracce di metalli pesanti e nichel. Purtroppo la denominazione ipoallergenico nell’etichetta del detersivo può non essere sufficiente per metterti al riparo dal rischio di reazioni allergiche. Per dichiarare ipoallergenico un detersivo, è infatti sufficiente che non siano utilizzate nella sua profumazione le sostanze allergizzanti riconosciute.
Scegli sempre i detersivi migliori per la tua pelle: ne va della tua salute!
Oltre al detersivo, come abbiamo detto, è importante anche scegliere bene il tessuto e l’azienda produttrice. Se vuoi andare sul sicuro, ti possiamo garantire che la nostra azienda impiega per la produzione dell’intimo solo materie prime naturali, provenienti da coltivazioni controllate.
Fra tutti i capi disponibili nel nostro web, però, vogliamo consigliarti quelli in cotone non tinto, che sono perfetti anche per chi soffre di allergie.