Marito e moglie al lavoro assieme: istruzioni per l’uso
Io e Cristina, siamo sposati dal 1985, 37 anni.
Lavoriamo insieme dal 1989 e siamo con-titolari dell’azienda al 50%.
Andare d’accordo: mission impossible? Direi il contrario.
Ecco in base alla nostra esperienza le 10 regole che cerchiamo di rispettare, sia a casa che al lavoro.
Le nostre 10 regole per lavorare (e vivere) serenamente insieme:
- Da una certa ora in poi (19.45) non si parla di lavoro, ovvero si rimanda al mattino successivo.
- A cena ci si racconta la giornata. È il nostro rito, televisione rigorosamente spenta.
- Guardando un film assieme in TV è permesso commentare abbigliamento e biancheria intima. A volte ci scappa un’ispirazione e uno schizzo al volo.
- Al lavoro come a casa, le decisioni importanti si prendono insieme, quelle operative di tutti i giorni in autonomia. Le aree di competenza operativa di ciascuno sono ben definite e nessuno dei due entra nella sfera di competenza dell’altro, a meno che ovviamente non venga richiesto un consiglio.
- C’è una stima reciproca dal punto di vista professionale, abbiamo imparato a conoscere i nostri punti deboli e ci appoggiamo ai punti di forza dell’altro per superarli.
- Non siamo invidiosi, è raro che ci sia capitato di portare rancore.
- Il lavoro spesso “ci prende”, e non “per qualche dollaro in più”, ma perché entrambi siamo puntigliosi (anche orgogliosi) e ci teniamo a fare le cose come si deve.
- Spesso il punto 7 va a cozzare con il punto 1. Facciamo prevalere il punto 1.
- Tra il giusto e il comodo, cerchiamo di superare la pigrizia scegliendo il primo.
- Abbiamo stipulato un patto: lamentarci il meno possibile, dobbiamo convincerci che siamo persone fortunate.
Quando tutto questo non funziona, ci mandiamo a quel paese.
Poi però abbiamo sempre fatto pace.