Allergia da contatto: come scegliere l’intimo giusto

La primavera è una stagione meravigliosa, ma per chi soffre di allergia non lo è poi così tanto. A causa del polline, infatti, i soggetti allergici si ritrovano a dover prendere gli antistaminici e a stare in casa nei momenti di maggiore infiorescenza.

Esistono delle persone che, però, soffrono di un particolare tipo di allergia durante tutto il corso dell’anno: quella da contatto.

Sappiamo che alcune persone che ne soffrono si trovano in difficoltà nella scelta dei capi di abbigliamento e, soprattutto, nell’intimo, dove le loro parti più sensibili sono a diretto contatto con il tessuto.

Proprio per questo oggi abbiamo deciso di parlare di questo argomento ampiamente, per togliere ogni dubbio sull’allergia da contatto e sulla qualità delle materie prime che utilizziamo per la creazione dei nostri capi.

Che cos’è l’allergia da contatto?

Partiamo dal principio: se ne soffri di sicuro saprai di che cosa si tratta, ma vogliamo fare chiarezza prima di entrare più nel vivo della conversazione.

L’allergia da contatto ha principalmente un sintomo ben individuabile: la dermatite.

Si tratta nello specifico di una reazione infiammatoria del derma successiva al contatto con sostanze che provocano una reazione allergica al soggetto in questione.

Come si riconosce la dermatite allergica?

La dermatite allergica si manifesta tramite svariati sintomi che sono, però, facili da individuare. Fra questi rientrano sicuramente il rossore e il prurito seguiti, nelle fasi più croniche, dalla formazione di vescicole e di croste, che portano alla desquamazione della pelle stessa, soprattutto nei punti di contatto con l’allergene.

Per capire se si tratta di dermatite allergica con certezza si devono effettuare dei test epicutanei, o patch test. Questi consistono nell’applicazione di cerotti imbevuti di allergene sulla pelle del paziente per un periodo compreso fra le 48 e le 72 ore. La lettura del risultato, poi, viene fatta da un allergologo, che valuterà la situazione e definirà gli allergeni per quel soggetto.

Quali sono i principali allergeni?

Fra tutte, l’allergia al Nichel è sicuramente molto gettonata, soprattutto per le sue manifestazioni nella popolazione. Esistono, però, altri allergeni, che possono essere di natura chimica o ambientale.

I metalli molto spesso sono i colpevoli di questo tipo di “sfogo”, ma anche coloranti, resine, preservanti, oli ed essenze non scherzano. In generale gli allergeni naturali sono pochi e si limitano nella categoria delle piante velenose ed urticanti.

Intimo anallergico: esiste davvero?

slip anallergici

Apriamo ora un vero e proprio capitolo sul tessuto, materia che molto più ci compete: quali sono i tessuti anallergici? Come sceglierli?

Vediamolo ora insieme con questo approfondimento a riguardo.

Tessuti pericolosi e non: come scegliere?

Fra i vari tipi di tessuto c’è una distinzione principale da fare, fra naturali e sintetici.

Se si scelgono tessuti di origine naturale, il problema “allergia” nemmeno si pone: se è davvero naturale, la dermatite allergica non si presenterà.

Facciamo un altro discorso, invece, quando parliamo di quelli sintetici e artificiali. Questi, infatti, molte volte contengono plastiche ed altri componenti che non lasciano traspirare la pelle, impedendo l’espulsione di tossine. Il materiale utilizzato, inoltre, spesso contiene sostanze dannose per il nostro corpo e alcuni allergeni a cui i soggetti allergici sono sensibili.

La scelta giusta in fatto di tessuti è la seguente: prediligere sempre quelli naturali, per andare “sul sicuro”, anche se non soffri di allergie.

Per quanto riguarda noi, possiamo assicurarti che tutto ciò che trovi nel nostro negozio è certificato a livello di sicurezza e non presenta allergeni.

Ti aspettiamo nel nostro shop!

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